Fobia sociale o ansia sociale: caratteristiche e trattamento Cognitivo-Comportamentale
La fobia sociale è classificata tra i disturbi d’ansia e consiste in un marcato timore di una o più situazioni sociali nelle quali si è esposti al possibile giudizio critico degli altri.
L’esposizione a tali situazioni temute genera nel soggetto fobico sociale un’eccessiva ansia che talvolta può assumere anche le caratteristiche di un attacco di panico.
Al disagio esperito nei contesti sociali, in genere si associano massicci evitamenti delle situazioni temute e ansia anticipatoria con ovvie conseguenze sul funzionamento generale della persona (es. difficoltà nell’ambiente scolastico, a lavoro, nelle attività relazionali etc).
La fobia sociale è caratterizzata da una distorta percezione di sé e degli altri; su tali distorsioni influisce, rafforzandole, la possibilità che le conseguenze temute si realizzino veramente (contrariamente a come avviene negli attacchi di panico): è verosimile che gli altri ci possano fissare, giudicare negativamente, umiliare etc.
Da un punto di vista cognitivo, la fobia sociale presenta alcune caratteristiche cruciali:
- Timore che le proprie prestazioni espongano a giudizi negativi da parte degli altri;
- Timore del giudizio altrui;
- Forte desiderio di dare un’impressione di sé positiva;
- Errori di pensiero (es. lettura del pensiero, previsioni catastrofiche, personalizzazione, proiezione dei propri giudizi all’esterno);
- Forte preoccupazione per i segnali somatici dovuti all’ansia, per l’esito della prestazione e per la percezione che gli altri hanno di loro;
- Credenze negative su di sé.
Alcuni studi (Eng et al., 2000; Furmark et al., 2000)* mostrano tre gruppi differenti di “ansia sociale”:
- “Ansia Sociale pervasiva”: timore di parlare in pubblico, ansia da interazione sociale, timore di essere valutato, paura a mangiare e bere in pubblico.
- “Ansia Sociale moderata”: timore di parlare in pubblico, moderata ansia da interazione sociale.
- “Ansia di parlare in pubblico”
Trattamento:
La fobia sociale, se non adeguatamente trattata, tende a cronicizzarsi. Infatti i tipici evitamenti delle situazioni temute, come delle prestazioni, limiteranno sempre di più le interazioni ed accresceranno la percezione di inadeguatezza personale e di giudizio critico da parte degli altri.
La terapia considerata più efficace per la fobia sociale è quella Cognitivo-Comportamentale che si basa su tecniche terapeutiche volte a modificare le rigide convinzioni connesse a sé oltre che su una graduale esposizione alle situazioni sociali ansiogene.
In sintesi gli obiettivi della Terapia Cognitivo-Comportamentale sono:
- Modificare le modalità di pensiero che sostengono l’ansia sociale;
- Ridurre la focalizzazione su di sé e su possibili segni di fallimento;
- Superare gli evitamenti e i comportamenti protettivi;
- Favorire l’esposizione alle situazioni temute.