Le relazioni di coppia non sono qualcosa di statico ma evolvono con il passare del tempo
Man mano che il rapporto cresce, si solidifica e che la conoscenza reciproca diviene più approfondita, le emozioni intense tipiche della prima fase tendono a sfumare e a lasciare posto ad una visione più realistica del partner. Le differenze che possono svelarsi lungo il percorso insieme, la delusione delle aspettative, le difficoltà quotidiane, talvolta fanno interrogare i partner sulla possibilità di mantenere o meno la loro relazione.
La psicoterapia di coppia può essere un valido strumento per aiutare i partner ad affrontare le difficoltà quotidiane, a gestire i conflitti e a contattare le proprie emozioni e bisogni affettivi all’interno di uno spazio protetto.
Sintomi di una relazione disfunzionale
John e Julie Gottman per oltre 40 anni si sono occupati di ricerca sulla stabilità relazionale e sulla previsione di divorzio e hanno identificato dei predittori di infelicità e di separazione nelle coppie.
Secondo i Gottman, nelle coppie disfunzionali c’è:
• Più negatività che positività. Durante il conflitto il rapporto tra interazioni positive e negative è di 0,8:1 e non di 5:1 come nelle coppie “sane”. In una relazione è normale che siano presenti vari sentimenti, anche quelli “negativi” che svolgono una funzione adattiva e prosociale (ad es. aiutano a superare modelli di interazione che non funzionano); tuttavia, sebbene tutte le emozioni siano accettabili, al contrario non tutti i comportamenti lo sono.
• Presenza dei “Quattro Cavalieri dell’Apocalisse”: Critica, Difesa, Disprezzo e Ostruzionismo relative alle differenze di genere (critica-femminile, ostruzionismo-maschile). I 4 cavalieri sono un modello di escalation della negatività.
• Disimpegno emotivo e ritiro. Oltre alla presenza di sentimenti negativi crescenti durante il conflitto, anche l’assenza di sentimenti positivi è un predittore di divorzio. Nelle coppie disfunzionali, infatti, si è rilevata assenza di affetto, empatia, interesse reciproco, umorismo, eccitazione, ecc.
• Fallimento dei tentativi di riparazione. Anche le coppie “sane” vanno incontro ad inevitabili scontri e conflitti ma, al contrario delle coppie disfunzionali, sono in grado di elaborare e riparare i momenti di cattiva comunicazione o di ferite reciproche.
• Prevalenza del sentimento negativo (NSO). Quando nelle coppie prevale il sentimento negativo, la percezione negativa accompagna ogni scambio. Anche i messaggi neutri o positivi vengono interpretati dal partner come avversi. Quando prevale il sentimento positivo, anche i messaggi negativi non vengono letti necessariamente in modo “personale”.
• Presenza di vigilanza ed eccitazione fisiologica. Quando il partner avvia una discussione, la presenza di arousal fisiologico induce sensazioni di sopraffazione e porta in automatico all’attacco o alla fuga rendendo difficile un sano confronto.
• Eccitazione fisiologica cronica diffusa. Se lo stato di attivazione fisiologica è cronico, la condizione di allarme percepito comporterà che nelle interazioni conflittuali ci sarà minore capacità di assumere informazioni (es. riduzione dell’udito, riduzione della visione periferica, problemi di spostamento dell’attenzione, postura difensiva), minore capacità di problem solving, minore capacità di ascolto ed empatia.
• Incapacità degli uomini di accettare condizionamenti dalle donne. Questo può presentarsi o con un disimpegno emotivo maschile o con un’escalation di disprezzo maschile o stato di difesa in risposta al sentimento negativo del partner (es. lamentarsi di qualcosa).
A cosa serve la terapia di coppia
Lo scopo fondamentale della psicoterapia deve essere quello di aiutare le coppie a gestire i conflitti piuttosto che a risolverli (ricordiamoci che il 69% dei conflitti è perpetuo e non ha alcuna soluzione). Con il metodo Gottman inoltre si sostengono le coppie ad avere un approccio più morbido durante le dinamiche conflittuali, a prevenire la negatività nelle interazioni, a riparare le rotture, ad evitare l’escalation negativa e ad accettare il condizionamento reciproco. Infine, nel modello Gottman è anche importante aiutare i partner a stabilire una connessione emotiva, a costruire l’amicizia della coppia, a creare un significato condiviso della loro vita insieme e ad andare verso un’accettazione l’uno dell’altro.
Bigliografia
• Gottman, John (2011). The Science of Trust: Emotional Attunement for Couples. New York: W. W. Norton & Company.
• Gottman, John; Silver, Nan (2012). What Makes Love Last. New York: Simon & Schuster. p. 305.
• Gottman, John; Gottman, Julie Schwartz (2015). 10 Principles for Doing Effective Couples Therapy. New York: W.W. Norton & Company.
• Gottman, John; Gottman, Julie Schwartz; Abrams, Douglas; Abrams, Rachel Carlton (2016). The Man’s Guide to Women. New York: Rodale.
• Gottman, John; Gottman, Julie Schwartz (2018). The Science of Couples and Family Therapy: Behind the Scenes at the “Love Lab”. New York: W.W. Norton & Company.
• Gottman, John (2019). Eight Dates: to keep your relationship happy, thriving and lasting.
• Johnson, S.M. (2004). The practice of emotionally focused couple therapy: Creating connection, 2nd edition. New York: Brunner-Routledge.